FIBRODOL a base di ribes, zafferano, vite e rosmarino

Un aiuto nei dolori, nella stanchezza cronica e nel calo del tono dell’umore

ZAFFERANO CROCUS SATIVUS (fam.Iridaceae)

Pianta conosciuta sin dai tempi antichi lo zafferano è stato utilizzato nelle tradizioni mediche greca, persiana, indiana.
Lo zafferano previene lo stress ossidativo a livello cerebrale, evita il calo della memoria ed agisce sui disturbi neurovegetativi fra cui Alzheimer e Parkinson.
E' dimostrata la sua capacità, a livello neuronale, di inibizione della morte cellulare indotta da stimoli apoptosici.
Lo zafferano ha mostrato efficacia nel trattamento della depressione lieve o moderata con azione di inibizione sull'uptake di dopamina, noradrenalina e serotonina.
Sebbene la ricerca oggi più approfondita sullo zafferano ha esaminato i suoi effetti sulla depressione e il morbo di Alzheimer (AD), 
tuttavia ci sono importanti ricerche su altre condizioni, dalla disfunzione erettile (ED), sindrome premestruale (PMS), 
dismenorrea, sino al glaucoma, alla perdita di peso e al recupero fisico dopo sforzo muscolare intenso.

VITIS VINIFERA   gemmoderivato

La Vite è una delle tre piante simbolo, insieme al grano e all'olivo,  del Mediterraneo.
Si utilizzano le foglie, la buccia delle bacche e i semi.
In questa preparazione troviamo l'estratto di gemme fresche che intervengono nei processi infiammatori cronici e recidivanti  dell'apparato osteoarticolare, 
sia nelle grandi che piccole articolazioni.
Sostiene inoltre, modulandolo, il sistema immunitario.

RIBES NIGRUM gemmoderivato

Il ribes nero conosciuto sin dall'antichità per le sue proprietà diuretiche, antinfiammatorie e depurative.
L'estratto di gemme di Ribes nero aggiunge qualità specifiche come antinfiammatorio per la sua azione a livello delle ghiandole corticosurrenali 
con  incremento nel rilascio di sostanze corticoidi ad effetto antinfiammatorio ed antiallergico.
Per questo è stato definito come un “cortisone naturale”.

ROSMARINUS OFFICINALIS gemmoderivato

Il Rosmarino di cui utilizziamo le foglie e le sommità fiorite,  è una pianta delle zone mediterranee che cresce nei luoghi più assolati.
Ottimo stimolante generale indicato negli stati di astenia e stanchezza, sostiene il sistema nervoso e cardiocircolatorio (stati depressivi e ipotensione).
La presenza di olio essenziale gli conferisce importanti proprietà antisettiche a livello dell'apparato respiratorio e intestinale.
Stimola la funzionalità del fegato e delle articolazioni aiutando nelle problematiche reumarticolari, nelle sciatalgie e nei dolori che le accompagnano.
Dà energia, forza e, in virtù delle sue caratteristiche solari, migliora l'umore e sostiene nei momenti di abbattimento e tristezza.

BIBLIOGRAFIA:
Fitoterapia Sangiorgi-Minelli-Crescini-Garzanti   ed. Ambrosiana
Manuale di Fitoterapia Perugini Billi ed. Junior
Impiego razionale delle droghe vegetali Capasso, Grandolini ed Izzo Springer
Fitoterapia Cura delle malattie con le piante medicinali Valnet  ed Giunti Martello
Flacone

50ml, 100ml

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ZAFFERANO CROCUS SATIVUS (fam.Iridaceae) Parte usata: stimmi Pianta conosciuta sin dai tempi antichi lo zafferano è stato utilizzato nelle tradizioni mediche greca, persiana, indiana. Di questa pianta, di cui l'Italia vantava la qualità migliore al mondo e la cui coltivazione è stata abbandonata e solo recentemente ripresa, si utilizzano gli stimmi raccolti in numero di 3 per fiore. Questo rende ragione del suo alto costo e della necessità di controlli sulla sua purezza. Nel Codice di Avicenna è riportato per la sua azione come tonico del buonumore, nel rinforzo della vista, per rimuovere i gonfiori e i processi putrefattivi, migliora il respiro, rinforza stomaco e fegato, calma i nervi. A lungo ignorato è oggi oggetto di studi e ricerche nel trattamento di numerose problematiche. Fra le sostanze attive dello zafferano alcune significative comprendono safranolo, crocina e crocetina, carotenoidi molto importanti per la loro azione antiossidante e antinfiammatoria. Tale azione esplica un effetto protettivo a livello neuronale con inibizione della formazione di lipidi perossidati e incremento dell' attività della superossidodismutasi. Lo zafferano previene lo stress ossidativo a livello cerebrale, evita il calo della memoria ed agisce sui disturbi neurovegetativi fra cui Alzheimer e Parkinson. E' dimostrata la sua capacità, a livello neuronale, di inibizione della morte cellulare indotta da stimoli apoptosici. Lo zafferano ha mostrato efficacia nel trattamento della depressione lieve o moderata con azione di inibizione sull'uptake di dopamina, noradrenalina e serotonina. Sebbene la ricerca oggi più approfondita sullo zafferano ha esaminato i suoi effetti sulla depressione e il morbo di Alzheimer (AD), tuttavia ci sono importanti ricerche su altre condizioni, dalla disfunzione erettile (ED), sindrome premestruale (PMS), dismenorrea, sino al glaucoma, alla perdita di peso e al recupero fisico dopo sforzo muscolare intenso.